Roma - Spezia

Quando si gestisce una pagina, con un discreto seguito, la prima regola è non scrivere mai di pancia.
L'isterismo, lo sfogo, non ci deve appartenere, seppur al termine di certi match la Roma ci prova in tutte le maniere a scomporci.
La lucidità ci impone riflessioni all'indomani di questa sconfitta, che ha certamente un sapore ancora più particolare delle precedenti, ma TUTTO va sempre riportato su un piano urbano e pacato.
Fare sport è un misto di tecnica, fisicità e lucidità/forza mentale.
La Roma, nella sua storia, soprattutto nell'ultimo decennio, ha mostrato limiti incredibili soprattutto su quest'ultimo fattore.
Per questo crediamo che avere "un AMBIENTE" meno aggressivo/ossessivo/schizofrenico sia l'unica ancora di salvezza.
Per questo avevamo alla vigilia del derby, come chiaramente scritto, PAURA; paura del dopo.
Per questo nel post derby abbiamo provato, a parole, a non distruggere tutto.
Sapevamo che una vittoria ti avrebbe fatto prendere sotto gamba (RIPETIAMO BASTANO I PARTICOLARI) i prossimi match; una sconfitta avrebbe DEMOLITO TUTTO.
È accaduto, sta accadendo quest'ultimo scenario.
Una Roma con una parvenza di lucidità ieri fa 6 gol alle riserve dello Spezia. Se non ci fosse stato il derby avremmo superato agevolmente il turno.
Senza il derby, il match con i liguri Sabato sarebbe stato un impegno non insormontabile come oggi appare.
Si perché mentre voi oggi sfondate Fonseca, Lopez, Mancini, Mayoral, etc....etc....il problema è che questo gruppo andrà lì senza più certezze, senza quella lucidità mentale che è cosa ESSENZIALE nello sport.
Ieri è mancata lucidità....ed è corretto dire che quel poco che ne avevi è andata a farsi benedire con un arbitraggio ai limiti del grottesco.
Arbitro che si inventa un rigore, che solo persone che lavorano in RAI possono giudicare netto. Una direzione di gara indisponente nella gestione dei falli, dei cartellini, irriguardosa nello sbandierare fuorigioco inesistenti alla Roma.
Pazzesco poi sapere che il quarto uomo rivolgeva frasi di scherno alla nostra panchina....cose assurde.
Cose che andrebbero approfondite...ma poi la Roma con le due fragorose sconfitte porta tutto in secondo piano.
Parlavamo di lucidità. È mancata a molti, anche a Fonseca, a Gombar, a tutti.
Lo abbiamo assistito con grandi personaggi....Roma ti demolisce.
Roma ti logora.
Roma ti invecchia.
Roma ti soffoca.
Roma ti porta a benedire il giorno che te ne vai....e sei disposto a lasciare i soldi sul tavolo pur di ritornare a respirare.
Roma, soprattutto giallorossa, è ormai una terra che ammalia solo gli stranieri.... in tanti la temono, tutti i dirigenti ne hanno timore.
Chi viene alla Roma viene accolto nell'ambiente calcistico con un messaggio: MA CHI TE LO FA FARE.
Se entri nella Roma devi sapere che inizi non un lavoro MA VAI IN GUERRA (frase di Petrachi).....
Dopo il derby è passato il messaggio che la stagione della Roma era conclusa.
Che questo gruppo aveva rotto le palle.
Non vince con le big.
Allenatore inadeguato.
Via tutti a cominciare dal mister.
Ed era la quarta sconfitta in 9 mesi.....
Ma come ti puoi salvare da questo ambiente?? Come???
Fonseca, alcuni calciatori, hanno ovviamente letto i giornali, ascoltato i giornalisti, qualche calciatore ha anche ascoltato le radio nel traffico romano e letto messaggi sui social: ascoltare di crisi dopo il derby, di futuro a rischio persino se arrivi in Champions, TI FA PERDERE LUCIDITÀ.
Farvelo credere o meno non è la nostra missione.
Ma è la certezza di chi ha avuto modo di stare in contatto in passato con i protagonisti che hanno fatto la storia di questa società.
La pressione per fortuna sarà minore.
Una Roma senza tifoseria ha più possibilità di uscirne prima da questa cappa, ma L'AMBIENTE resterà determinante per questa e le future stagioni.
Quando tiriamo fuori l'ambiente ci portiamo dietro critiche. Pazienza.
Fossero i post di qualche utente un problema per noi....non lo saranno mai.
Cambiano le proprietà (a proposito abbiamo una volta per tutte raggiunto la consapevolezza che anche se ti guarda il presidente e sta lì a pochi mt. TU SE VAI "IN DIFFICOLTÀ" LE FIGURE DI MERDA LE FAI LO STESSO???? Poveri COGLIONI!!!!), allenatori, calciatori, dirigenti.....la storia della Roma NON CAMBIA MAI...E non CAMBIERÀ MAI.
Per vincere qui, come LA STORIA INSEGNA, devi avere una squadra nettamente più forte di tutte, piena zeppa di qualità e personalità.
Quando li hai forse non vinci ugualmente o comunque alzerai meno trofei di quelli che oggettivamente dovresti avere.
Prima di muovere grosse critiche alla Roma dovevamo partire dal principio della stagione: una Roma che era la settima forza del campionato dietro a Inter, Juventus, Napoli, Lazio, Atalanta e Milan (e qualcuno parlava anche di tenere Fiorentina, Sassuolo e Verona).
Dopo il Derby dovevamo andare a Trigoria per ringraziare tutti per il cammino da terzo posto??
Ovviamente no.
Ma prendere con ragionevolezza il fatto che se sei da 7 posto tu quest'anno puoi andare incontro a black out ....ed è OVVIAMENTE più facile che accada con le squadre più forti.
Invece abbiamo...anzi hanno/avete sancito la fine della stagione....l'inizio di una crisi.
Roma - Spezia è il risultato della demolizione.....e non finisce qui... chissà quante giornate dovremmo soffrire ora.
Ormai siamo dentro il vortice.
Roma con 7/8 top player veri in rosa sono riusciti anche a non vincerle 10 di fila....perdere tutto in 7 giorni, etc ..etc .....non osiamo immaginare cosa può accadere con questa rosa, fatta per lo più da giovanissimi e qualche calcolare over 30 che il meglio lo ha alle spalle.
Ci aggrappiamo A SFREGIO DI QUESTA TIFOSERIA (ci piace farvi incazzare) ad un calciatore: Lorenzo Pellegrini.
Ieri abbiamo visto in lui, nella sua voglia di non vedere la SUA ROMA sconfitta un barlume di luce.
Ha fatto il centrocampista e l' attaccante... ha corso come un matto per 120'.
Ha concluso in porta, ha lottato su ogni palla.
Si è andato a conquistare il rigore, lo ha trasformato ed è andato a sdradicare quasi vicino la bandierina il pallone che poi è diventato quello dell'azione del secondo gol.
Inoltre ha mostrato lucidità (l'unico in tutto lo staff della Roma) nel mostrare dubbi sul fatto che si stava facendo una sostituzione che non si poteva fare.
Forse è il momento, per questo ragazzo di 24 anni, prendersi definitivamente la Roma sulle spalle, con la fascia al braccio. Lui la merita più di chi nelle ultime due sessioni di mercato ha fatto di tutto per andarsene, ad esempio.
Pellegrini capitano non perché romano e romanista. Perché ci tiene alla Roma. Probabilmente più di molti tifosi che "tifano" prima per le proprie idee e poi, se vince, per la Roma.
Forza Roma.