Antonio Rudiger

VISITE MEDICHE – Il giocatore è stato portato subito al Policlinico Gemelli dove in questi minuti sta effettuando le prime visite mediche. Nella giornata di domani sarà sottoposto ad ulteriori visite alla clinica di Villa Stuart. Il difensore è reduce da un’operazione al ginocchio che lo terrà fermo almeno fino a settembre.

di Piernunzio Pennisi, @ppen85 17/08/2015, 17:51


Nelle prime ore del pomeriggio la Roma ha abbracciato il sesto calciatore tedesco della sua storia. Era dai primi anni 90’, i tempi di Voeller, Berthold ed Haessler, che la società giallorossa non pescava in Germania per rinforzare la propria rosa. L’ultimo arrivato si chiama Antonio Rudiger e quando la sud si “innamorava” dei suoi beniamini tedeschi, era appena nato. Questo poderoso difensore -nato a Berlino nel marzo del 1993 e originiario della Sierra Leone- arriva a Roma per infoltire la zona centrale difesa giallorossa dopo le cessioni di Romagnoli e Yanga Mbiwa.



LE CARATTERISTICHE Il suo ruolo naturale è quello di difensore centrale, anche se all’occorrenza può essere utilizzato anche come terzino destro. La sua stazza impressiona (è alto 1,90 e molto dotato atleticamente) e il suo stile di gioco si appoggia molto sull’esuberanza fisica e sull’aggressività. Ha un buon senso dell’anticipo e una discreta abilità nel giocare il pallone con i piedi (è destro) anche quando si tratta di lanciare in profondità. A soli 22 anni ha ampi margini di crescita e se saprà limare alcuni suoi difetti diventerà un giocatore importante.





CARRIERA Nonostante la giovane età vanta oltre 60 presenze in Bundesliga ed ha già fatto il suo esordio nella nazionale maggiore. Proviene dallo Stoccarda, squadra che lo ha prelevato dalle giovanili del Borussia Dortmund e lanciato nel calcio professionistico. In Germania Rudiger è considerato giocatore di sicuro avvenire tanto che dopo aver militato in tutte le selezioni giovanili è stato convocato anche da Low. Il commissario tecnico lo ha provato sia nel suo ruolo naturale che sulla fascia destra; ad oggi sono in tutto 6 le presenze collezionate con la nazionale maggiore (quattro in amichevole, due in partite ufficiali valevoli per le qualificazioni ai prossimi europei) e tutto lascia pensare che in futuro farà parte della rosa in pianta stabile.



UN’ALTERNATIVA AI CENTRALI TITOLARI Per acquistarlo la Roma sborserà circa 10 milioni tra prestito e riscatto obbligatorio; la società giallorossa ha deciso di investire i proventi della cessione di Yanga Mbiwa su un giocatore giovane, che ha già maturato una certa esperienza nel campionato tedesco e può dunque essere considerato come un’alternativa affidabile ai due centrali titolari. Ci vorrà ancora qualche settimana prima che Rudiger possa mettersi a disposizione di Garcia, visto che il ragazzo è reduce da un infortunio al menisco a causa del quale il mese scorso ha subito un intervento in artroscopia. Il suo rientro è previsto intorno alla metà di settembre; oggi intanto è sbarcato in città per fare un passo avanti importante nella sua carriera.

Il nuovo acquisto della Roma, Antonio Rüdiger, ha svolto questo pomeriggio la prima parte delle visite mediche al Policlinico Gemelli. Il tedesco concluderà i test fisici domattina alle 11 a Villa Stuart.

Rudiger, il nuovo difensore centrale della Roma, è atterrato ieri pomeriggio a Fiumicino. Visita a Trigoria per prendere familiarità con il centro tecnico e conoscere i nuovi compagni, poi prima parte di visite mediche al Gemelli. Sulle condizioni del calciatore, reduce da un intervento in artroscopia al ginocchio, ha garantito il nuovo responsabile sanitario del club Helge Riepenhof, dottore specializzato in traumatologia e recupero degli infortuni sportivi ad Amburgo. Nome suggerito al club da Norman. Si legge su La Repubblica.

L'edizione odierna de Il Tempo afferma che il nuovo arrivato Antonio Rüdiger verrà presentato non prima di due settimane, in attesa del pieno recupero dal suo infortunio. Intanto, il quotidiano romano riporta le prime parole in giallorosso del tedesco: "La Roma è il club perfetto per me e ha un grande allenatore".

Ecco altre dichiarazioni del tedesco riportate da La Gazzetta dello Sport:

"Non conosco nessun giocatore che non sogni di giocare la Champions, la Roma per me è il club ideale per acquisire esperienza internazionale. Le ultime settimane non sono state facili, a causa dell’infortunio. Mi dispiace che in molti in Germania pensino che abbia giocato quasi a poker, speculando per trovarmi un’altra squadra. In realtà dovevo solo riprendermi dall’infortunio".

Sbarcato proprio ieri a Fiumicino, il tedesco Antonio Rüdiger è l'uomo scelto per rimpiazzare Yanga-Mbiwa nella Roma, che ha strappato il difensore classe 1993 alla concorrenza del Napoli. Per avere un quadro completo del giocatore, la redazione di Vocegiallorossa.it ha contattato Riccardo Gentile, giornalista che segue la Bundesliga - campionato in cui militava Rüdiger con lo Stoccarda - per l'emittente satellitare Sky Sport: "È un ragazzo che secondo me ha una buona base, nel senso che due stagioni fa ha disputato 30 partite in Bundesliga, su 34, ed ha già una buona esperienza. Peraltro lui ha vissuto nelle ultime due stagioni in una squadra che ha lottato per salvezza con lo Stoccarda e ha convissuto con diverse pressioni in questo senso. Pur essendo ancora giovane, quindi, si può dire che abbia già accumulato una discreta esperienza. Fisicamente è indiscutibile: oltre ad essere molto alto, è anche bravo nel tackle, nel gioco aereo e nell'anticipo. Tatticamente è invece un giocatore da far crescere perché in Bundesliga non c'è molta tattica e lui ha avuto a che fare con degli allenatori che non erano propriamente dei maghi in questo senso. Immagino che la Roma abbia fatto questo acquisto pensando e sperando di farlo diventare un grande difensore. Attualmente non mi sento di dire che Rüdiger lo è ma è sicuramente un bel prospetto, perché ha parecchi aspetti su cui poter lavorare".

Può davvero giocare come terzino destro con risultati soddisfacenti?
"Sì, lo ha fatto, tant'è vero che c'è stato chi lo ha paragonato a Boateng, che secondo me ad oggi è uno dei difensori più forti del mondo. È abbastanza azzardato come paragone, anche se il primo Boateng ad Amburgo - dal 2007 al 2010 - era un giocatore dal fisico molto pronto ma grezzo. Poi ha fatto tanti passi avanti, è cresciuto moltissimo e la sperenza della Roma credo che sia la stessa per Rüdiger. È chiaro che non arriva un giocatore già pronto".

Rüdiger è un difensore di impostazione?
"No, se penso a un giocatore che deve impostare il gioco, onestamente non penso a lui. Può crescere in questo senso e migliorare tecnicamente, non c'è dubbio: per esempio Boateng, che tecnicamente non è un fenomeno, vi assicuro che è migliorato tantissimo sotto questo aspetto dai tempi dell'Amburgo. Quindi dei passi avanti Rüdiger li può fare sicuramente ma non penso a lui come un difensore elegante che imposta il gioco, bensì a un calciatore più abile nella marcatura. E' comunque interessante il fatto che la Roma abbia creduto nel suo sviluppo, cosa che secondo me non è sbagliata. In Germana Rüdiger ha una buona nomea e tutti credono che possa diventare forte".

Tornando all'aspetto caratteriale, come può adattarsi alla piazza di Roma?
"Le pressioni di cui parlavamo si riferiscono soprattutto alla scorsa stagione, perché due anni fa con lo Stoccarda a metà classifica non aveva grandi obiettivi, mentre lo scorso anno con il discorso salvezza lottava per qualcosa. Per loro salvarsi è stato come una vittoria, considerando anche che negli ultimi due anni hanno sempre cambiato allenatore in corsa. Nel primo anno Rüdiger è stato più protagonista, mentre nel secondo ha avuto meno presenze per qualche problema fisico. Quello che posso dire è che in Germania un ragazzo di 19 anni è favorito perché viene schierato subito da titolare, quindi non arriva in italia dopo aver fatto numeri in Primavera o 10 minuti in Prima Squadra segnando un gol dopo aver smarcato tutti. Viene da una squadra del campionato tedesco nella quale, alla sua età, ha già avuto un'esperienza. E la cosa non è da sottovalutare perché da noi i diciottenni non giocano: in Italia, ad esempio, c'è un grande talento come Berardi che ancora rimane al Sassuolo pur essendo della Juve, che magari poteva già puntarci".