Inasprimento del FPF

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    <<27 maggio 2019, eppure il vento soffia ancora>>

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    La Uefa cambierà il Fair Play Finanziario e lo farà non andando incontro ai club ma limitandoli ancora di più. È questa la notizia rilanciata nell'edizione odierna di SportBild che svela come il board di controllo finanziario della federazione europea stia pensando di inasprire le restrizioni.

    NUOVE LIMITAZIONI NEI BILANCI - A nulla sono servite le parole di Zvone Boban dei giorni scorsi (in cui chiedeva un ammorbidimento delle regole ndr.) perchè la Uefa sta infatti pensando a limitazioni ancora più stringenti modificando in negativo l'impatto economico delle operazioni commerciali e di mercato dei club. Innanzitutto c'è la volontà di introdurre un nuovo sistema di controllo in cui i club potranno spendere sul mercato soltanto quello che incassano dal solo business calcistico (biglietti, tv, sponsorizzazioni) e non più attraverso l'immissione di liquidità da proprietari e presidenti.

    PROBLEMA AMMORTAMENTI - In secondo luogo, e qui entra in gioco il calciomercato, l'obiettivo è limitare la distribuzione degli ammortamenti dei contratti dei giocatori non più su tutta la durata del contratto (come avviene ora), ma su un arco massimo di tre anni. Facendo un esempio, l'impatto a bilancio dell'affare Neymar per il PSG (pagato 222 milioni di euro) non sarebbe più stato di "soli" 44,4 milioni all'anno, bensì di 72 milioni nei primi 3 anni.

    SI' ALLE ESCLUSIONI - Attraverso le pagine di Voetbal International in Olanda è arrivato poi l'attacco diretto di Georg Pangl, membro del board della Uefa al lavoro sul Fair Play Finanziario: "In caso di violazioni recidive sono favorevole all'esclusione di un club dalla partecipazione alla Champions League, per quanto grande possa essere questo club".
     
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    Sarebbero regole che servono a difendere l'elite.
    Certamente non una novità, ma l'ennesima conferma.
     
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    A me la cosa che da molto fastidio del fpf è che chi ha fatto il cazzo che gli pareva fino a ieri, oggi gode di quei vantaggi, mentre gli altri sono destinati a partire molto indietro, in quanto non possono investire quanto vogliono.
     
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    per me le norme ragionevoli potrebbero essere

    1) contributo del PATRON( comprese sponsorizzazioni fantasma) non superiore al 20% del fatturato puro
    2) trasferimenti validi solo con esborso fisico del denaro

    così si taglierebbe la testa al toro di una miriade di storture.

    Ma non lo faranno mai.
     
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    Quella sugli ammortamenti è veramente una bomba, ammazzerebbe il 90% dei club.
     
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    CITAZIONE (Oplomacus @ 9/1/2019, 19:33) 
    Quella sugli ammortamenti è veramente una bomba, ammazzerebbe il 90% dei club.

    Si ma credo sia fuori legge in ogni paese.
    L'ammortamento non si distribuisce mica come vuole l'Uefa.
     
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    CITAZIONE (gianco@fazenda @ 9/1/2019, 20:45) 
    CITAZIONE (Oplomacus @ 9/1/2019, 19:33) 
    Quella sugli ammortamenti è veramente una bomba, ammazzerebbe il 90% dei club.

    Si ma credo sia fuori legge in ogni paese.
    L'ammortamento non si distribuisce mica come vuole l'Uefa.

    gianco qui si parla di norme che valgono solo per il FPF.

    Esiste un bilancio civilistico e uno per il FPF.
     
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    Se salta la trattativa Dzeko e quella porcata di Fair Play Finanziario continua a esistere nonostante l'imminente passaggio di Messi a una squadra che doveva essere squalificata dalle coppe per due anni si aprono due scenari:

    1. La Roma non lo rispetta e spera in una limitazione delle liste/ esclusione dall'Europa League qualora non arrivasse quarta.

    2. La Roma lo rispetta e deve trovare 100 milioni di plusvalenze entro giugno 2021 più altre almeno 50 entro giugno 2022.
    Sarebbe la fine del progetto tecnico della Roma per i prossimi 3 anni quindi spero nella prima opzione.

    Per intenderci senza lo scambio Milik/Dzeko/Under/Riccardi lo Roma non contabilizza circa 40 milioni di plusvalenze.

    La metà di quelle che servivano per non avere problemi con la Uefa.

    Più le altre 30 che arriveranno da Schick, Florenzi e qualche giovane si sarebbero avvicinate a 80.

    A quel punto andando sotto di 20 milioni non penso saremmo incorsi a gravi sanzioni.

    Piuttosto che dare via Veretout e Diawara se non dovessimo centrare la CL io preferirei decisamente farmi un anno fuori dalle coppe e rientrare sotto il controllo della Uefa piuttosto che vendere mezza squadra. Sennò non se ne esce più.
     
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    CITAZIONE (TM° @ 2/9/2020, 00:55) 
    Se salta la trattativa Dzeko e quella porcata di Fair Play Finanziario continua a esistere nonostante l'imminente passaggio di Messi a una squadra che doveva essere squalificata dalle coppe per due anni si aprono due scenari:

    1. La Roma non lo rispetta e spera in una limitazione delle liste/ esclusione dall'Europa League qualora non arrivasse quarta.

    2. La Roma lo rispetta e deve trovare 100 milioni di plusvalenze entro giugno 2021 più altre almeno 50 entro giugno 2022.
    Sarebbe la fine del progetto tecnico della Roma per i prossimi 3 anni quindi spero nella prima opzione.

    Per intenderci senza lo scambio Milik/Dzeko/Under/Riccardi lo Roma non contabilizza circa 40 milioni di plusvalenze.

    La metà di quelle che servivano per non avere problemi con la Uefa.

    Più le altre 30 che arriveranno da Schick, Florenzi e qualche giovane si sarebbero avvicinate a 80.

    A quel punto andando sotto di 20 milioni non penso saremmo incorsi a gravi sanzioni.

    Piuttosto che dare via Veretout e Diawara se non dovessimo centrare la CL io preferirei decisamente farmi un anno fuori dalle coppe e rientrare sotto il controllo della Uefa piuttosto che vendere mezza squadra. Sennò non se ne esce più.

    Non devi forza fare plusvalenze per rientrare nel buco, vale anche abbassare i costi. Ad esempio con Schick ti levi 19 mln annui dal bilancio, coprendoti 19 mln del buco strutturale.
     
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    CITAZIONE (Infinite Sadness @ 2/9/2020, 00:57) 
    CITAZIONE (TM° @ 2/9/2020, 00:55) 

    Non devi forza fare plusvalenze per rientrare nel buco, vale anche abbassare i costi. Ad esempio con Schick ti levi 19 mln annui dal bilancio, coprendoti 19 mln del buco strutturale.

    Non conosco i meccanismi del FPF, ma sono quasi certo che i 100 mln di plusvalenze siano già maturati dalla stagione appena passata, quindi quella per la UEFA vanno fatte.

    Mentre si con un taglio della rosa a livello di ingaggi il prossimo anno saranno meno da fare, infatti ho ipotizzato 50 (una cessione semi pesante e i giovani).

    Ma sempre 150 se ti va bene in due anni sono.

    Troppo, saranno 200 milioni di cessioni. È una follia.

    Il risparmio fra ingaggi e plusvalenze che ti dava quello scambio quasi dimezzava questa cifra.

    Se non c'è il rischio di esclusione dalle coppe la Roma deve trovare una soluzione che non sia rispettare a pieno il FPF.
     
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    CITAZIONE (TM° @ 2/9/2020, 01:05) 
    CITAZIONE (Infinite Sadness @ 2/9/2020, 00:57) 
    Non devi forza fare plusvalenze per rientrare nel buco, vale anche abbassare i costi. Ad esempio con Schick ti levi 19 mln annui dal bilancio, coprendoti 19 mln del buco strutturale.

    Non conosco i meccanismi del FPF, ma sono quasi certo che i 100 mln di plusvalenze siano già maturati dalla stagione appena passata, quindi quella per la UEFA vanno fatte.

    Mentre si con un taglio della rosa a livello di ingaggi il prossimo anno saranno meno da fare, infatti ho ipotizzato 50 (una cessione semi pesante e i giovani).

    Ma sempre 150 se ti va bene in due anni sono.

    Troppo, saranno 200 milioni di cessioni. È una follia.

    Il risparmio fra ingaggi e plusvalenze che ti dava quello scambio quasi dimezzava questa cifra.

    Se non c'è il rischio di esclusione dalle coppe la Roma deve trovare una soluzione che non sia rispettare a pieno il FPF.

    Non vi fissate con la plusvalenza, non è che l'uefa richiede "100 mln di plusvalenze", per entrare nei parametri ti servono o 100 mln di profitto in più o 100 mln di costi risparmiati a bilancio. La plusvalenza è la via più rapida ma non l'unica.
     
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    QUOTE (fugio @ 1/9/2019, 05:32 PM) 
    per me le norme ragionevoli potrebbero essere

    1) contributo del PATRON( comprese sponsorizzazioni fantasma) non superiore al 20% del fatturato puro
    2) trasferimenti validi solo con esborso fisico del denaro

    così si taglierebbe la testa al toro di una miriade di storture.

    Ma non lo faranno mai.

    Questo.

    Questa e' la cosa cruciale. Servono i bonifici.

    Aggiungerei inoltre: prendi un giocatore con 10 lordi di stipendio per 5 anni: perfetto. Porti alla UEFA la fideiussione che copre il contratto, tutto.

    Non serve limitare il contributo del patron, tanto in un modo o nell'altro i soldi li fa rientrare se vuole, e crei solamente ambiguita' secondo me. Puoi fare una compensazione con un salary cap, che appiattisce un po' le differenze.

    Bisogna fare 2 cose: costringere le leghe a dare i soldi in maniera equa a tutti per far partire tutti alla pari (come fa la premier) e costringere tutti a spendere i soldi veri, non quelli finti.

    E sottolineo che la Roma di soldi finti ne ha spesi parecchi, ma e' abbastanza inevitabile, se non li spendi arrivi sesto bene che ti va se tutti gli altri lo fanno...
     
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    Io farei così: si fissa un cap di spesa corrispondente ai ricavi del club che ne ha di più in Europa, in modo tale che potenzialmente tutti possano spendere al massimo una stessa cifra. Appena superi quel cap, sei fuori dalle coppe.

    Non è giusto che club che hanno accumulato negli anni un vantaggio facendo il cazzo che volevano, oggi ne godano, mentre gli altri non possono investire.

    Tutto ciò serve solo a mantenere lo status quo e avvantaggia i soliti club.
     
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    Pero' come fai a controllari dal punto di vista pratico?

    L'unica cosa che puoi controllare sono i transfer, quelli li da la UEFA, e allora puoi dire: se vuoi il transfer fammi vedere il bonifico di soldi veri. Tu lo fai alla UEFA e la UEFA lo gira al club venditore.

    La questione e' che puoi mettere tutte le regole cervellotiche che vuoi sui bilanci, poi la Roma fa il leasing di Trigoria, l'Inter fa entrare soldi da societa' cinesi che nessuno conosce, il City viola le regole, paga le multe e corrompe la gente a Losanna, etc.

    Inoltre, puoi dire alle leghe di dare a tutti gli stessi soldi. Noi partiamo 20/30 milioni sotto alla Juve ogni anno, sono 2 top player che la lega regala alla Juve rispetto a noi. Come facciamo a competere? Non basta essere altrettanto bravi. Dobbiamo essere molto piu' bravi per competere, e non e' giusto. Ovviamente lo stesso discorso lo puo' fare il Verona con noi, sia chiaro.

    Alla roma di questi ultimi anni aggiungi 2 giocatori da 15 di ammortamento annuo ciascuno (al livello di Dzeko, Pjanic, Dybala, Higuain, questi qua) che ci regalava la lega. Gli avremmo dato piu' fastidio alla Juve o no? Ci saremmo arrivati in CL altre 2 volte o no (ed ecco altri 80 milioni dalla UEFA)? Lo trattenevi un altro anno uno dei top che avevi o no? E la stessa cosa vale per il Napoli. La Juve aveva 2 concorrenti in piu', e secondo me uno scudetto o due lo lasciava. E arrivano sponsor a chi lo vince, trattiene giocatori e ne compra altri, etc. E' un meccanismo che si autoalimenta, a feedback positivo.

    Ci sono metodi semplici per limitarle questo meccanismo di feedback e non esacerbare le differenze tra i club, che ci saranno sempre. Usare soldi veri per tutto (trasferimenti e contratti) con il controllo della UEFA, costringere le leghe a far partire tutti alla pari (altrimenti ti levo i posti UCL) e, se proprio vuoi esagerare, mettere un salary cap a chi partecipa in UCL, senza sanzioni stupide ma semplicemente riversando parte dei soldi ai concorrenti.

    Metti il salary cap a 100 e un club spende 120? Perfetto, non c'e' problema, ne deve dare altri 20 alla UEFA, che li ridistribuisce alle leghe che a loro volta li distribuiscono a tutti gli altri club. Senza multe, senza esclusioni che ci mettono 20 anni, ricorsi al TAR, eccetera.
     
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    CITAZIONE (AbCaBc @ 2/9/2020, 11:24)
    CITAZIONE (fugio @ 1/9/2019, 05:32 PM) 
    per me le norme ragionevoli potrebbero essere

    1) contributo del PATRON( comprese sponsorizzazioni fantasma) non superiore al 20% del fatturato puro
    2) trasferimenti validi solo con esborso fisico del denaro

    così si taglierebbe la testa al toro di una miriade di storture.

    Ma non lo faranno mai.

    Questo.

    Questa e' la cosa cruciale. Servono i bonifici.

    Aggiungerei inoltre: prendi un giocatore con 10 lordi di stipendio per 5 anni: perfetto. Porti alla UEFA la fideiussione che copre il contratto, tutto.

    Non serve limitare il contributo del patron, tanto in un modo o nell'altro i soldi li fa rientrare se vuole, e crei solamente ambiguita' secondo me. Puoi fare una compensazione con un salary cap, che appiattisce un po' le differenze.

    Bisogna fare 2 cose: costringere le leghe a dare i soldi in maniera equa a tutti per far partire tutti alla pari (come fa la premier) e costringere tutti a spendere i soldi veri, non quelli finti.

    E sottolineo che la Roma di soldi finti ne ha spesi parecchi, ma e' abbastanza inevitabile, se non li spendi arrivi sesto bene che ti va se tutti gli altri lo fanno...

    Ok la ripartizione equa dei diritti tv, sono sempre stato d'accordo, ma su questo in grassetto no. Chi potrà permettersi una cosa del genere? Non credo abbia senso limitare gli investimenti delle società, quando queste sono certe che negli anni futuri hanno determinate entrate.
     
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14 replies since 9/1/2019, 15:35   691 views
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