Sono cresciuto con te

Storie di stadio e di Roma

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    Non riscrivo il post che ho cancellato per sbaglio, era lunghetto e non verrebbe uguale, peccato per un paio d'aneddoti che ritengo sempre simpatici.
    Per farmi perdonare ne cito un altro del mio primo giorno allo stadio a vedere la Roma.

    Non ho idea di che giorno, mese o anno fosse, anche se è facilmente rintracciabile dato che giocavamo contro il Napoli di Maradona al Flaminio, era la Roma di Radice insomma.
    Le cose che ricordo meglio, più che le partite, anche se quella la ricordo benissimo, sono i particolari, le cazzate insomma, che però a me non sempre ma spesso rimangono impresse. Quindi arrivo al punto...
    In una domenica passata a cantare "rotolo de coppa" alla bonanima de Diego Armando ci fu una cosa che mi colpì prima della partita stessa, come ho detto era la prima volta, ero con mio padre e quel giorno incontrò casualmente un suo amico lì allo stadio, fuori e dentro di esso si potevano prendere delle riviste (o giornali, vabbè i particolari, ma non è che ricordi ogni cosa perfettamente) e mentre chiacchierava con mio padre lo vedevo intento a strappare la rivista. A un certo punto la curiosità era troppa e gli chiesi perché lo stesse facendo, lui mi sorrise porgendomene una (ne aveva prese un paio) e mi disse di fare lo stesso, ridurla a brandelli e conservare tutti quei pezzetti di carta che dopo sarebbero serviti.

    All'ingresso in campo mi fece segno, li gettò in aria ed io feci lo stesso, come poi mi accorsi quasi tutti lì in curva, mentre di fronte a me potevo ammirarne l'effetto finale reso dalla curva opposta, con tutto quel brilluccicare di coriandoli illuminati ad intermittenza dalla luce del sole.
    Fu una stronzata, ma per me quel giorno fu una specie d'incantesimo. :D
     
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    Che bello condividere questi ricordi.......
    Non c'entra un cazzo con la Roma ma un ricordo "un po' particolare" che conservo in un cassetto della mia memoria fu allo stadio Menti durante un Vicenza-Milan. Era il giorno del mio nono compleanno (febbraio 1978) e, come ho spiegato nel mio precedente intervento, me ne stavo solo soletto nel settore distinti mentre i miei famigliari erano in curva nord. Il Milan passò in vantaggio con un gol di Bigon (se non erro) e da lì partì il forcing del Vicenza che in quella stagione raramente perse punti in casa. Ricordo che poco dopo il gol di Bigon iniziò una copiosa nevicata, il Vicenza spingeva alla ricerca del pareggio mentre il Milan cercava in tutti i modi di difendersi. Poco prima del gol del pareggio che arrivò intorno alla fine del primo tempo grazie a Guidetti, durante l'ennesimo attacco del Vicenza, un difensore del Milan spazzò la propria area di rigore e vidi il pallone che a tutta velocità aveva preso l'esatta direzione di dove ero seduto io. Morale: un nonnetto seduto davanti a me un po' assonnato venne svegliato di soprassalto da una violentissima pallonata in volto che gli frantumò gli occhiali. Finì tutto bene con il vecchietto che, grazie anche ad un vin brullè caldo, si riprese e potè assistere al secondo tempo anche se.....senza occhiali :asd:
     
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    Poveraccio!

    Divino, questo mi ricorda un altro aneddoto che non c'entra nulla nè con lo stadio nè con la Roma.

    Ero pischello e stavamo giocando una partita in un parco contro ragazzetti di un'altra zona, non esistevano falli laterali, linee, niente, si giocava continuamente e senza sosta, non c'erano nemmeno le porte, i pali erano rappresentati da due alberi, dietro quella che dovevamo attaccare noi, ad una buona distanza, c'era il muretto che separava il parco da strada e marciapiede, e sopra il muretto una ringhiera di quelle metalliche, con sezioni quadrate e sbarre a X che si ripetono continuamente.
    Un mio amico si contendeva il pallone ben oltre l'ipotetico fallo laterale, era bello lontano, superò l'avversario, alzò la testa e vedendomi che mi sbracciavo, chiedendo il pallone dopo essermi smarcato, fece sto cross, lungo lungo, quant'era bello quel cross! :)
    Beh, al volo tirai un terra aria che il portiere a malapena avrà visto partire, la traiettoria però non s'abbassava, nel giro di pochi istanti sussultai perché vidi una coppia di signori che passeggiavano sul marciapiede ma ero comunque sicuro avrebbe preso la ringhiera, invece no! Passò perfettamente in mezzo ad uno spicchio vuoto di essa, il classico caso su un milione.
    La moglie prese sta pallonata inconsapevolmente, la beccai in faccia, precisa precisa, notai gli occhiali che volavano e la signora crollare sparendo dalla mia vista, coperta dal muretto.
    Prontamente iniziai a correre per passare dal cancello, vedere come stava e scusarmi, quando arrivai nei pressi il marito era ancora intento a sollevarla da terra, poveraccia! Con lo sguardo cercai gli occhiali, per fortuna li presi di lato e cadendo non si ruppero, mentre li porgevo al marito chiedendo umilmente perdono e la moglie scuoteva la testa, cercando di riprendersi, un suono che veniva dall'interno del campo attirò l'attenzione della donna, era una risata strana e isterica e proveniva da quello che aveva fatto il cross. Realizzata la situazione, tra me e me dissi ecchela là, mo se la prenderà con me, invece presa da un'improvvisa furia omicida si avvicinò al muretto gridando verso il mio amico la leggendaria frase: "Ridi sul cazzo de tu padre"!
    Lui scoppiò letteralmente e si teneva la pancia rotolandosi per terra, gli altri gli andarono dietro, c'era ben poco da ridere, ma anch'io a quel punto non riuscii a trattenermi...
    Quante ce ne disse!
    E più ce ne diceva, più noi ridevamo. Mi colpì il marito comunque, sia prima che dopo... una sfinge, tentava solo di placare la moglie, fu un compito arduo! :asd:
     
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    Chissà in quanti possono dire di aver giocato a pallone (non so se è classificabile come "calcio") per strada. Pur essendo più giovane di voi, ricordo con piacere i pomeriggi infiniti giù nel cortile.
     
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    CITAZIONE (Mammax @ 31/5/2022, 11:04) 
    Chissà in quanti possono dire di aver giocato a pallone (non so se è classificabile come "calcio") per strada. Pur essendo più giovane di voi, ricordo con piacere i pomeriggi infiniti giù nel cortile.

    Infatti mi sa che sta cosa stia scomparendo, ed è un vero peccato, come tante altre d'altronde.
    Come quando da bambino, l'estate mi portavano alla casa in montagna e giocavo a Bomba Bomba con i ragazzini del paese, quello si che era un gioco che temprava il carattere! :sisi:
     
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    CITAZIONE (Mammax @ 31/5/2022, 11:04) 
    Chissà in quanti possono dire di aver giocato a pallone (non so se è classificabile come "calcio") per strada. Pur essendo più giovane di voi, ricordo con piacere i pomeriggi infiniti giù nel cortile.

    io solo per strada ci ho giocato. :giancarlo:
     
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    QUOTE (Mammax @ 5/31/2022, 11:04 AM) 
    Chissà in quanti possono dire di aver giocato a pallone (non so se è classificabile come "calcio") per strada. Pur essendo più giovane di voi, ricordo con piacere i pomeriggi infiniti giù nel cortile.

    In generale non vedo proprio piu' ragazzini giocare a pallone, in strada o nei parchi, sono pochissimi.

    30 anni fa giocavamo a pallone ovunque, nei parcheggi vuoti (o pieni, cambiava poco), cortili di palazzi carichi di vacchi che ti smadonnavano contro, ma soprattutto nei parchi.
    Per esempio io andavo a scuola alle medie dietro Villa Borghese, come mettevi piede dentro Parco dei Daini ci stavano solo ragazzini che giocavano a pallone, di tutte le eta'.
    Non esagero dicendo che ogni santo giorno appena suonava la campanella dell'ultima ora andavamo tutti a giocare li, incontravi sempre gente che stava gia' giocando e ci mettevi un attimo a organizzare una partitella.
    Eravamo tutti socievoli, parlavamo tanto, scherzavamo, e tornavamo a casa distrutti.

    Non vivo piu' in Italia da tanto tempo ma ogni anno torno a Roma e quando voglio farmi una passeggiata torno sempre a Villa Borghese ma e' incredibile la differenza tra allora e adesso, non ci sta piu' nessuno che gioca a pallone.
    Vedo ragazzetti sbragati sulle panchine, in gruppo, cellulari in mano a farsi selfie e parlare di minchiate, so' cambiati i tempi.
     
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    CITAZIONE (Rick Roma @ 31/5/2022, 11:27) 
    CITAZIONE (Mammax @ 5/31/2022, 11:04 AM) 
    Chissà in quanti possono dire di aver giocato a pallone (non so se è classificabile come "calcio") per strada. Pur essendo più giovane di voi, ricordo con piacere i pomeriggi infiniti giù nel cortile.

    In generale non vedo proprio piu' ragazzini giocare a pallone, in strada o nei parchi, sono pochissimi.

    30 anni fa giocavamo a pallone ovunque, nei parcheggi vuoti (o pieni, cambiava poco), cortili di palazzi carichi di vacchi che ti smadonnavano contro, ma soprattutto nei parchi.
    Per esempio io andavo a scuola alle medie dietro Villa Borghese, come mettevi piede dentro Parco dei Daini ci stavano solo ragazzini che giocavano a pallone, di tutte le eta'.
    Non esagero dicendo che ogni santo giorno appena suonava la campanella dell'ultima ora andavamo tutti a giocare li, incontravi sempre gente che stava gia' giocando e ci mettevi un attimo a organizzare una partitella.
    Eravamo tutti socievoli, parlavamo tanto, scherzavamo, e tornavamo a casa distrutti.

    Non vivo piu' in Italia da tanto tempo ma ogni anno torno a Roma e quando voglio farmi una passeggiata torno sempre a Villa Borghese ma e' incredibile la differenza tra allora e adesso, non ci sta piu' nessuno che gioca a pallone.
    Vedo ragazzetti sbragati sulle panchine, in gruppo, cellulari in mano a farsi selfie e parlare di minchiate, so' cambiati i tempi.

    A Villa Borghese vedevi pure gente di 50 anni giocare.
    Si, sono cambiati i tempi e sono aumentati non a caso i suicidi.
     
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    CITAZIONE (Nordmarv @ 31/5/2022, 10:54) 
    Poveraccio!

    Divino, questo mi ricorda un altro aneddoto che non c'entra nulla nè con lo stadio nè con la Roma.

    Ero pischello e stavamo giocando una partita in un parco contro ragazzetti di un'altra zona, non esistevano falli laterali, linee, niente, si giocava continuamente e senza sosta, non c'erano nemmeno le porte, i pali erano rappresentati da due alberi, dietro quella che dovevamo attaccare noi, ad una buona distanza, c'era il muretto che separava il parco da strada e marciapiede, e sopra il muretto una ringhiera di quelle metalliche, con sezioni quadrate e sbarre a X che si ripetono continuamente.
    Un mio amico si contendeva il pallone ben oltre l'ipotetico fallo laterale, era bello lontano, superò l'avversario, alzò la testa e vedendomi che mi sbracciavo, chiedendo il pallone dopo essermi smarcato, fece sto cross, lungo lungo, quant'era bello quel cross! :)
    Beh, al volo tirai un terra aria che il portiere a malapena avrà visto partire, la traiettoria però non s'abbassava, nel giro di pochi istanti sussultai perché vidi una coppia di signori che passeggiavano sul marciapiede ma ero comunque sicuro avrebbe preso la ringhiera, invece no! Passò perfettamente in mezzo ad uno spicchio vuoto di essa, il classico caso su un milione.
    La moglie prese sta pallonata inconsapevolmente, la beccai in faccia, precisa precisa, notai gli occhiali che volavano e la signora crollare sparendo dalla mia vista, coperta dal muretto.
    Prontamente iniziai a correre per passare dal cancello, vedere come stava e scusarmi, quando arrivai nei pressi il marito era ancora intento a sollevarla da terra, poveraccia! Con lo sguardo cercai gli occhiali, per fortuna li presi di lato e cadendo non si ruppero, mentre li porgevo al marito chiedendo umilmente perdono e la moglie scuoteva la testa, cercando di riprendersi, un suono che veniva dall'interno del campo attirò l'attenzione della donna, era una risata strana e isterica e proveniva da quello che aveva fatto il cross. Realizzata la situazione, tra me e me dissi ecchela là, mo se la prenderà con me, invece presa da un'improvvisa furia omicida si avvicinò al muretto gridando verso il mio amico la leggendaria frase: "Ridi sul cazzo de tu padre"!
    Lui scoppiò letteralmente e si teneva la pancia rotolandosi per terra, gli altri gli andarono dietro, c'era ben poco da ridere, ma anch'io a quel punto non riuscii a trattenermi...
    Quante ce ne disse!
    E più ce ne diceva, più noi ridevamo. Mi colpì il marito comunque, sia prima che dopo... una sfinge, tentava solo di placare la moglie, fu un compito arduo! :asd:

    C-L-A-M-O-R-O-S-A
    :lol:
    Mi hai fatto morire NORD

    CITAZIONE (Mammax @ 31/5/2022, 11:04) 
    Chissà in quanti possono dire di aver giocato a pallone (non so se è classificabile come "calcio") per strada. Pur essendo più giovane di voi, ricordo con piacere i pomeriggi infiniti giù nel cortile.

    Quanti pomeriggi dopo la scuola, quante giornate infinite....
     
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    Non so se è una problematica che affliggeva anche voi, ma avrò cominciato centinaia di tedesche e ne avrò finite forse un paio :asd:
     
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    CITAZIONE (MiddleAge @ 31/5/2022, 14:44) 
    Non so se è una problematica che affliggeva anche voi, ma avrò cominciato centinaia di tedesche e ne avrò finite forse un paio :asd:

    Sinceramente non ricordo di averne mai finita una, ma probabilmente è come dici e forse un paio si.
    La tedesca però aveva il problema dell'eliminazione a punti, dunque quando gli eliminati iniziavano ad eccedere i rimanenti, alla fine spingevano per fare altro.
     
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    QUOTE (Nordmarv @ 5/31/2022, 02:58 PM) 
    QUOTE (MiddleAge @ 31/5/2022, 14:44) 
    Non so se è una problematica che affliggeva anche voi, ma avrò cominciato centinaia di tedesche e ne avrò finite forse un paio :asd:

    Sinceramente non ricordo di averne mai finita una, ma probabilmente è come dici e forse un paio si.
    La tedesca però aveva il problema dell'eliminazione a punti, dunque quando gli eliminati iniziavano ad eccedere i rimanenti, alla fine spingevano per fare altro.

    Confermo, mai finita una.
    Senza contare il fatto che ognuno se ne usciva fuori con un sistema di punti diverso, c'e' chi diceva che il goal di spalla valeva piu' di tutti, chi invece diceva che la rovesciata dimezzava. Poi una marea di dispute varie, senza pali e traverse, a immaginarsi la porta vera, definire dentro o fuori era una roba fantasiosa.
     
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    Ah, avevano una fine?
     
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    Io di tedesche ne ho fatta solo una al mare a Rimini :notme:
     
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    Quando ero piccolo, tra fine elementari e medie, le regole erano ferree:

    Dalle 15 alle 17 partite
    Calate le energie spuntino all’alimentari per reintegrare
    Orario più fresco tedesca, si tenevano i vincitori aggiornati di giorno in giorno e a fine estate il vincitore totale aveva la gloria
    Se avanzava tempo porta a porta alla meglio dei 5 gol, quest’ultimo poteva essere inserito anche prima delle 15 se eri tra i primi ad arrivare

    Comunque non punterei il dito sui ragazzini: innanzitutto sono i genitori ad aver paura di farli giocare in cortile, in secondo tempo c’è da considerare una sempre più ampia intolleranza. Io spaccavo i vasi della signora Rossini al piano terra ma dopo avermi sgridato il marito per il compleanno mi regalava sempre qualche gadget della Roma nonostante fosse dell’Inter.
    Io ho avuto la fortuna di crescere in un paesello di montagna quindi i miei non avevano troppe paturnie nel lasciarmi libero di girovagare in bicicletta. Al contrario ora che sono a Roma non manderei mai mio nipote a spasso sulla selva candida.
    Di contro, almeno qui in zona, vedo sempre più scuole calcio e campi attrezzati. Con i pro ed i contro sia chiaro
     
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39 replies since 27/5/2022, 10:35   1171 views
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